IL FLUSSO GEOMETRICO-STRUTTURALE
Nelle opere di Nervi è generalmente riconoscibile un’impostazione geometrico-strutturale derivante da uno studio approfondito delle forze e delle componenti che influenzano il sistema. Analizzando il flusso dei carichi che dalla copertura arrivano in fondazione, studiandone le zone di maggiore incremento, e le sollecitazioni[1] che essi determinano, Nervi plasma le sue strutture in modo da ottimizzare la geometria degli elementi che la compongono. Il concetto maggiormente riconoscibile nelle strutture progettate da Nervi è quello della gerarchizzazione in SUPERFICIE-LINEA-PUNTO. Nelle strutture impostate secondo questo criterio geometrico-strutturale sono riconoscibili tre tipologie principali di elementi, ognuna con caratteristiche e compiti differenti, ma al contempo collegate tra loro:
- LA SUPERFICIE: nelle opere nerviane, la copertura è spesso l’elemento dominante, ed è costituita da una superficie, di solito curva; la curvatura, infatti, migliora le prestazioni strutturali[2]. Le superfici in esame sono frequentemente discretizzate in elementi più piccoli, e caratterizzate da un comportamento “membranale”, secondo il quale le forze agenti sono di sola compressione e trazione[3]. La superficie scarica i pesi sulle LINEE.
- LE LINEE: le linee ricevono i carichi trasmessi dalla superficie, consentendo che quest’ultima trasmetta i carichi in modo “continuo” e non “puntuale”. Le linee, in genere, sono costituite da travi[4], e sono quindi sottoposte a sollecitazioni di flessione[5], in quanto i carichi agiscono in direzione perpendicolare ai loro assi. Le linee scaricano i pesi sui PUNTI.
- I PUNTI: nel sistema superficie-linea-punto, i punti rappresentano i luoghi geometrici adimensionali dove le linee trasmettono le loro azioni. A guardar bene, i punti non corrispondono ad alcun oggetto fisico, ma costituiscono i nodi tra le linee precedentemente descritte ed altri segmenti. Questa seconda serie di linee è spesso di diverso tipo, poiché i carichi vi agiscono parallelamente; in questi casi si ha a che fare con pilastri[6] compressi.
Una struttura con flusso geometrico del tipo SUPERFICIE-LINEA-PUNTO può essere specchiata come spesso accade negli edifici ordinari con copertura, travi, pilastri e fondazioni; oppure può essere replicata, formando un sistema più complesso.
E’ possibile omettere dal sistema SUPERFICIE-LINEA-PUNTO uno dei tre componenti, tuttavia questo non accade praticamente mai nelle opere progettate da Nervi, in quanto la struttura perderebbe di efficacia secondo i seguenti princìpi:
- Eliminando le linee si rinuncerebbe ad un appoggio di tipo “continuo” della superficie, la quale assumerebbe deformazioni elevate ai bordi;
- Eliminando i punti occorrerebbe inserire una serie di linee atte a simulare l’appoggio continuo della superficie sul suo perimetro, con conseguenti problemi architettonici come quello riguardante spazi aperti ridotti.