L’EQUILIBRIO

L’equilibrio è una condizione assunta da un corpo, nella quale la risultante delle azioni esterne agenti sul corpo stesso è nulla.

 

Quando spingiamo una palla, questa, rotolando, si trova in uno stato di moto; se, contemporaneamente, la spingiamo con la stessa intensità in senso opposto, la palla rimarrà ferma, poiché le due spinte si annullano.

 

Anche quando la palla giace sul pavimento senza che nessuno la spinga, si trova in uno stato di equilibrio così come lo abbiamo definito: infatti, alla forza di gravità che la spinge verso il basso (azione) corrisponde una reazione fornita dal suolo.

 

CORPO IN STATO DI MOTO

 

CORPO IN EQUILIBRIO STATICO

 

Quando un corpo è in equilibrio senza che vi sia una accelerazione, come accade per gli edifici, si parla di equilibrio “statico”. In questi casi, l’azione è costituita dai carichi agenti sulla struttura, mentre la reazione, definita “vincolare”, agisce nei punti in cui la struttura è “bloccata”. Quando si interviene con delle azioni esterne, nel corpo vengono a crearsi delle azioni interne definite sollecitazioni[1]; una struttura sollecitata tende a deformarsi, ossia a modificare la sua conformazione a seguito dell’intervento delle azioni esterne. In genere, negli edifici le deformazioni sono molto piccole, ed è per questo che essi risultano ai nostri occhi del tutto indeformate.

 

AZIONI INTERNE, SOLLECITAZIONI, DEFORMAZIONI E REAZIONI