Il Percorso creativo di Pier Luigi Nervi attraverso 13 Opere - Schede informative
Cartiera Burgo, Mantova, 1961-1964
L’edificio progettato a Mantova da Pier Luigi Nervi per il produttore piemontese di carta Burgo, se analizzato all’interno della parabola dell’intera carriera nerviana, rappresenta un caso senza dubbio singolare divenendo un’icona nella risoluzione di un problema funzionale complesso, ovvero quello di avere un unico ambiente lungo 250 metri, caratterizzato da una facciata libera di 160 metri, in cui collocare la macchina per la produzione della carta.
Il risultato ottenuto è quello di un’architettura singolare in grado di risolvere pienamente le esigenze di funzionalità della committenza con un esito di grande forza che si staglia nettamente nel panorama padano circostante. L’edificio si presenta, nella sua conformazione definitiva, con una struttura principale di sostegno della copertura metallica, progettata da Gino Covre con la Badoni, data da due monumentali telai alti 50 metri in cemento armato, realizzati dalla Nervi e Bartoli con il consueto sistema dei casseri a perdere prefabbricati a terra. Ogni telaio è caratterizzato da un elemento trasversale superiore della lunghezza di 35,6 metri che contiene gli ancoraggi delle catene di sospensione della copertura, realizzate tramite ferri piatti assemblati e snodati, e che riporta le azioni sui cavalletti perimetrali dalla caratteristica forma «a Y».
Il progetto comprendeva, oltre il fabbricato per la macchina continua, anche un magazzino costruito con il caratteristico sistema a nervature ortogonali ottenute con casseforme in ferrocemento e ponteggio mobile, brevettato da Nervi nel 1949.
La megastruttura della Burgo resterà un unicum nei progetti di Nervi. Se l’immagine finale è il frutto di una sperimentazione formale rimasta un caso isolato nella produzione architettonica dell’ingegnere, il procedimento per la sua realizzazione invece ne riassume il suo percorso di costruttore: le forme a terra degli elementi prefabbricati, i casseri a perdere e i solai a nervature a ponteggio mobile sono la sintesi di un pensiero costruttivo caratterizzato da razionalità, praticità e intelligenza organizzativa. L’esperienza lavorativa condotta dallo Studio Nervi, fondato nel 1961 con i figli, si misura anche con temi propri dell’architettura residenziale, rari se si analizza l’opera di Nervi nella sua interezza: gli intenti dell’azienda erano quelli infatti di dotare la fabbrica di un certo numero di edifici destinati ai dipendenti nonché di una villa da assegnare al direttore dello stabilimento, poi realizzate secondo altri progetti. La villa, nata probabilmente dalla matita di Antonio Nervi, mostra alcune peculiarità progettuali degne di nota come la modularità della copertura propria dei solai in ferrocemento prefabbricati che caratterizzano la produzione nerviana.
Video: http://vimeo.com/49051331
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