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Stadio Flaminio, 1956-1959, con Antonio Nervi
Realizzato sullo stesso perimetro del preesistente Stadio Nazionale, poi Torino, progettato da Marcello Piacentini nel 1911, il nuovo impianto viene affidato alla Ingg. Nervi e Bartoli a seguito di un appalto concorso aggiudicato ad aprile del 1957. Il progetto, firmato da Pier Luigi e dal figlio maggiore Antonio, è ritenuto il più valido dal punto di vista funzionale, statico e architettonico ma soprattutto economico, essendo l'offerta di Nervi (810 milioni di lire) assai più bassa di quella delle altre ditte partecipanti. Lo Stadio, da 50000 posti di cui più della metà in piedi, è concepito con grande rigore: un anello di gradinate circonda il campo da gioco e funziona anche come copertura inclinata per i suggestivi spazi sottostanti, che accolgono 5 palestre, una piscina e tutti i servizi. La composizione è risolta iterando 92 telai in cemento armato a due cerniere, perfettamente disegnati e lasciati ben in vista, senza finiture, collegati direttamente dai gradoni prefabbricati a sagoma cava, che oltre alle sedute disegnano anche i soffitti a fasce delle palestre. La pensilina, che copre il rettifilo della tribuna d'onore, è un capolavoro geometrico- costruttivo: la sagoma dello sbalzo si snellisce con continuità dall'incastro all'estremità libera, per effetto dell'elegante superficie rigata.
Il cantiere comincia il 10 luglio 1957. I lavori durano solo 500 giorni, applicando il Sistema Nervi. Mentre sul sito si realizzano i pali di fondazione e si gettano in opera i telai - sfruttando sempre le stesse casseforme adattate in altezza -, a fianco, in parallelo, si organizza il cantiere di prefabbricazione dei gradoni e dei conoidi della pensilina, che sforna migliaia di pezzi (di media 35 al giorno).
Il 18 marzo 1959 l'opera è inaugurata ufficialmente, con la partita di calcio dilettantistico Italia - Olanda.
Adresse Piazza Maresciallo Pilsudski, 00196 Roma, Italy.