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L’ARCO A SPINTA ELIMINATA
Nell’immagine qui sotto è evidenziato il comportamento di un arco a sesto ribassato, vincolato agli estremi con due cerniere[1]. Se il terreno (o la configurazione del vincolo) non sono ottimali, le cerniere tendono ad allontanarsi a causa delle spinte orizzontali, e l’arco rischia di spezzarsi.
Nervi risolve il problema delle spinte orizzontali relativo ad alcune sue strutture, inserendo una catena che colleghi i due vincoli, i quali possono a questo punto essere rappresentati come carrelli[2], mantenendo l’isostaticità[3] ai carichi verticali.
La catena assorbe le spinte, ed è quindi un elemento teso[4]. L’inserimento di cerniere interne all’arco consente di “spezzarlo” conservando la staticità.