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In Natura, dove ritroviamo le superfici rigate?
In Natura è possibile trovare le rigate sia in elementi prettamente naturali, sia in quelli derivanti da azioni artificiali. In particolare, è molto interessante il legame tra le superfici rigate e quelle cosiddette “minime”. Le superfici minime hanno la peculiarità di essere quelle con la minor estensione possibile a parità di curve ai bordi; per capire meglio questo concetto, analizziamo un classico esperimento che viene generalmente eseguito con l’acqua saponata: se immergiamo un anello in una bacinella piena di acqua e sapone, si formerà all’interno dell’anello una lamina liquida. La superficie formata dalla lamina è un piano, e costituisce una superficie minima in quanto qualsiasi altra geometria, per esser generata, avrebbe avuto bisogno di una maggior quantità di liquido. Lo stesso esperimento può eseguirsi immergendo nell’acqua saponata un telaio di diverse forme, ed ottenendo superfici minime in quanto la lamina elastica di sapone si tende sul telaio ricoprendo la minore estensione possibile. Tuttavia, solo alcune superfici minime ottenibili con il sapone risultano essere anche rigate; una superficie che sia contemporaneamente minima e rigata rappresenta senza dubbio una geometria super-economica, poiché più facile da costruirsi geometricamente, ed al contempo bisognosa di minor materiale per esser realizzata. Questo dimostra ancora una volta la capacità della Natura di sapersi adattare alle esigenze con il minor sforzo possibile.
> Per maggiori dettagli sulla capacità della natura di minimizzare le superfici, leggi la scheda LA RIPETIZIONE SERIALE!
Un esempio di superficie minima, ed al contempo rigata, ottenibile con il sapone è costituita dalla serie di piani ottenuti mediante un telaio con perimetro cubico.