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STADIO COMUNALE “ARTEMIO FRANCHI” GIA’ “BERTA”, FIRENZE
DATI GENERALI DELL’OPERA
Località: Firenze, Italia
Periodo di progettazione: 1930
Periodo di costruzione: 1930-1933
Funzione: Stadio Comunale per incontri di calcio
Cos’è:
La struttura in cemento armato, intitolata ad Artemio Franchi dal 1993, ospita attualmente gli incontri casalinghi della squadra di calcio ACF Fiorentina. Lo stadio progettato da Nervi aveva una capienza di circa 35 mila persone, e fu realizzato in due fasi: 1930-1931 per quanto concerne le tribune, e 1932-33 per le curve; assunse l’aspetto e la capienza attuali (50 mila persone ca.) a seguito di interventi eseguiti negli anni ‘50 e negli anni ’80, in previsione dei campionati mondiali di calcio del 1990, disputati in Italia.
Lo stadio è asimmetrico rispetto all’asse longitudinale al campo, e disegna a terra una forma simile ad una “D”; ciò a causa del vincolo progettuale relativo alla pista di atletica sul lato ovest, necessariamente lunga 220 m. La struttura è costituita da una serie di tribune semplici e compatte; si distingue la tribuna centrale sul lato ovest dell’impianto (che ospita anche la tribuna d’onore), coperta da una pensilina in c.a. per una superficie lunga circa 100 m e profonda 22, con uno sbalzo di 17 m. La linearità “orizzontale” dell’impianto è interrotta dalla Torre di Maratona, alta 60 metri, e progettata in favore delle ideologie fasciste generalmente imposte nel periodo in cui lo stadio fu realizzato.

L’organismo è costituito da una serie di sistemi strutturali in cemento armato che si ripetono su tutto il perimetro del campo da gioco; questi sistemi sono connessi tra loro da strutture secondarie. Alla costruzione così definito, si aggiungono le appendici costituite dalle scale elicoidali e dalla Torre Maratona.

La tribuna centrale e la pensilina sovrastante fanno parte di un unico telaio in cemento armato. Lo schema statico può essere semplificato suddividendolo in quattro parti:
- La pensilina, costituita da una semplice trave a mensola soggetta a momento flettente;
- Un arco a tre cerniere, ossia un particolare tipo di telaio che si distingue per il fatto che è isostatico;
- Un sistema reticolare bidimensionale;
- Due piedritti.

La concretizzazione del telaio
Le aste del telaio della tribuna divengono elementi tridimensionali reali con sezioni variabili, armature progettate meticolosamente e accorgimenti strutturali utili ad avvicinare quanto più possibile il comportamento strutturale della costruzione a quello dello schema statico.
Ciò non vuol dire che Nervi facesse economia nella progettazione delle sue strutture (al contrario, le sezioni in c.a. Nerviane spesso sono particolarmente “generose”, viste anche le prestazioni dei materiali strutturali, molto inferiori rispetto a quelle odierne); si tratta, piuttosto, di una consapevole ed giudiziosa distribuzione del materiale.

La scala elicoidale
L’accesso alle tribune avviene tramite delle scale di forma elicoidale, cioè costruite su una curva definita “elica”. Concretamente, la scala è costituita da una trave con asse elicoidale, sulla quale è ancorata la rampa, che risulta dunque una mensola “estrusa” per tutta la lunghezza della trave principale.

Il momento flettente generatosi all’incastro della mensola comporta una torsione della trave principale. Questa torsione è parzialmente impedita da una seconda trave, sempre elicoidale, ma con verso di rotazione dell’elica opposto.
Nello stadio di Firenze, Nervi non utilizzò gli abituali metodi della prefabbricazione e del ferro-cemento; tuttavia, la ripetitività degli elementi e la linearità geometrica della struttura denotano una “prefabbricazione progettuale” che mira a scomporre l’edificio in moduli riconoscibili, ognuno costituito, a sua volta, da elementi trasversali al perimetro geometrico (i telai) che si ripetono ad intervalli regolari e che sono collegati da strutture secondarie (solai, travetti, ecc.).




Il tema dominante nell’espressione architettonica dello stadio è senz’altro il calcestruzzo. L’intero edificio è infatti un blocco monocromatico in cemento armato lasciato a faccia vista, con le sagomature delle casseforme lignee ben visibili. Il materiale prevalente è interrotto solo da aggiunte recenti, come le sedute per gli spettatori e le nuove scale metalliche di accesso alle tribune. L’architettura è essenzialmente costituita dalla struttura, tanto che elementi portanti secondari come i travetti di collegamento tra i telai fungono anche da superficie scalettata costituente le gradinate. Ogni elemento architettonico è utile al sostenimento della struttura, salvo rare eccezioni dovute ad effetti estetici ricercati.
